Il sole è ancora alto, i campi sono pieni, la terra è dorata.
In questo momento dell’anno, attraversiamo una soglia silenziosa e potente: quella del raccolto.
Lughnasadh è la festa celtica che celebra la prima grande mietitura, legata in particolare al grano: simbolo della maturazione, della pienezza, ma anche del sacrificio consapevole.
È il tempo in cui ciò che abbiamo seminato si mostra nella sua forma visibile, e ci invita a riconoscere, ringraziare, e condividere.
Una soglia tra estate e autunno
Siamo ancora nell’estate piena, ma qualcosa comincia a cambiare.
Le giornate si accorciano, la luce si fa più inclinata, il respiro della Terra rallenta.
Lughnasadh è un momento di passaggio: celebriamo la forza che ha portato frutto, ma iniziamo anche ad accogliere la fine che si avvicina.
Nel linguaggio del Movimento dell’Essere Naturale, questo è il tempo della consapevolezza del ciclo: nulla resta immobile, tutto cambia. Ciò che oggi raccogliamo è anche ciò che, domani, ci chiederà di essere lasciato andare.
Il simbolismo del Grano
Il grano è il cuore simbolico di questa festa. È cibo, abbondanza, nutrimento, ma anche morte e trasformazione: il chicco che cade nella terra per diventare altro.
Lughnasadh ci invita a chiederci:
- Cosa ho coltivato quest’anno?
- Quali frutti sto raccogliendo, anche interiormente?
- Sono pronta/o a offrire qualcosa di mio al mondo?
- Cosa è ormai compiuto, e può essere lasciato andare con gratitudine?
La qualità del tempo: maturità, offerta, gratitudine
Lughnasadh è il tempo per:
- Riconoscere i frutti del nostro lavoro, visibili e invisibili
- Ringraziare la Vita, la Terra, il Tempo che ci ha portati fin qui
- Offrire qualcosa di noi in modo generoso, consapevole
- Onorare la ciclicità, lasciando andare ciò che è stato per far spazio a ciò che sarà
È il tempo per comprendere che l’abbondanza è anche saper donare, e che nulla ci appartiene davvero: ogni cosa è passaggio, dono, ritorno.
Un piccolo gesto rituale per Lughnasadh
Accendi una candela gialla o dorata.
Prepara un piccolo paniere con un frutto, una spiga o un fiore del campo.
Scrivi su un foglio cosa hai raccolto in questo anno e cosa sei pronta/o a offrire al mondo.
Poi, brucia il foglio o seppelliscilo nella terra, come simbolo di trasformazione.
Puoi accompagnare questo gesto con la frase:
“Ringrazio per ciò che ho ricevuto.
Offro ciò che ho coltivato.
Onoro il ciclo e mi affido al suo fluire.”
Frase guida per Lughnasadh
“Il raccolto mi ricorda chi sono.
Ogni frutto è un dono,
ogni dono è un ciclo che continua.
Ringrazio, offro, lascio andare.”
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La natura ha il suo tempo. E anche tu.
Ascoltarlo è il primo passo per fiorire.
Buona Tempo, Barbara