Anahata è il più complesso ed il più discusso tra i chakra. Essendo situato nel centro energetico del corpo sottile collega il regno fisico e quello spirituale. Il centro del cuore trasforma l’energia più alta dei chakra superiori in sostanza più bassa, in modo da consentirle di scendere lungo i chakra a manifestarsi a livello fisico. Al tempo stesso, converte l’energia solida proveniente dai chakra inferiori in una forma più sottile, così che tale energia possa salire e presentarsi come idee, pensieri e ispirazione.
Tradotto letteralmente, il termine sanscrito Anahata significa “suono non causato”, “non colpito”. Questo chakra si dice produca armonie astrali tangibili quando viene “toccato” – strimpellato o suonato come uno strumento musicale.
Capire il proprio Chakra Anahata
Risalendo lungo il sistema dei chakra siano a quello del cuore, incontriamo il primo dei nostri centri energetici principali che sia associato con un elemento invisibile: l’aria, o qualunque cosa si presenti in forma gassosa (né liquida né solida). Ciò include il prana, l’energia non fisica che assorbiamo ogni volta che respiriamo, spesso denominata anche “aria vitale” o forza vitale” che risiede anch’essa qui. Anahata è inoltre la sede dei “venti di cambiamento”, che hanno difficoltà di spazzare via o dissolvere le emozioni negative dai chakra più bassi, come la paura, il senso di colpa, la vergogna e la rabbia.
Quando l’energia del chakra del cuore scorre bene, vi sentite radicata nei chakra inferiori, oppure “liberi come uccelli”. Siete benevoli verso voi stessi, fiduciosi, compassionevoli, indulgente, pieni di speranza ed emotivamente potenti. Così come il tatto è il senso associato al chakra Anahata, anche voi siete forniti dei mezzi necessari per tendere la mano agli altri e consentire alle persone e alle esperienze di “toccarvi”. L’impulso al tatto comincia nel cuore, e la vostra capacità di amare può essere considerata (in senso sia fisico che metaforico) come un’apertura al lasciarsi “toccare”. Benché il sistema dei chakra sia un concetto indiano, i guaritori di molte tradizioni lavorano con il centro del cuore così come con il tatto, perché il chakra del cuore in salute è garanzia di una guarigione profonda e durature – l’amore vince su tutto.
Il chakra del cuore svolge un ruolo vitale non solo nella trasformazione delle idee in realtà fisica ma anche nel procedimento inverso. Dato che i pensieri e gli eventi non sono sempre positivi, il quarto chakra può far sì che le esperienze spiacevoli creino schemi mentali negativi, e addirittura trasformino i pensieri negativi in disturbi fisici. Se il flusso a livello del vostro quarto chakra è iperattivo, la vostra energia può diventare troppo “eterea” e dispersiva. Può darsi che vi riesca difficile tornare alla realtà e che vi sentiate soli, isolati e viviate nel timore di essere feriti. Se, al contrario, la vostra energia Anahata è scarsa, con ogni probabilità vi sentite “pesanti” e privi di gioia, oppure siete possessivi, appiccicosi, gelosi ed egoisti. Le persone che hanno un chakra del cuore disequilibrato si sentono spesso emotivamente insoddisfatte, impacciate o perfino asociali.
Nel corpo fisico, l’energia Anahata, governa il cuore e i polmoni. Quando non è in equilibrio, possono verificarsi disturbi quali asma, polmonite o bronchite cronica; dolori alla zona dorsale o scapolo-omerale, se non addirittura cancro ai polmoni o al seno. Un “cuore spezzato” è segno di una totale chiusura del chakra Anahata. Il divorzio, la morte, l’abuso, l’abbandono o il tradimento possono essere tutti causa di questo genere di intorpidimento emotivo, poiché il chakra del cuore si barrica contro un dolore intollerabile, interrompendone la comunicazione con gli altri chakra e lasciandovi, di conseguenza, con una sensazione di vuoto: pieni solo di aria. Quando risvegliate il chakra del cuore con la meditazione, notate come si sviluppa in voi una forza sincera che vi protegge dalla negatività e aumenta la sensibilità nei confronti delle energie altrui così come l’amore per voi stessi. Perdono, compassione e amore incondizionato sono essenziali se intendete aprire questo chakra e consentire l’ascesa della vostra energia.
Significato: Non Colpito – Elemento: Aria
Vibrazione Sonora: YAM – Senso Collegato: Tatto
Lavorare con l’Energia Anahata
Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domande, che vi aiutano a capire in che modo state bloccando l’energia del quarto chakra e come potete riequilibrarla:
- Esprimo le mie emozioni apertamente e dal cuore? Se no, perché?
- Faccio affidamento sugli altri per colmare i miei bisogni emotivi? Se sì, perché?
- Come posso avviare un profondo e sentito processo di guarigione della mia vita?
- Come includo gli altri in tale processo?
- Ho dei legami negativi? Se sì, come posso liberarmene?
- Mi tengo aggrappato al dolore? Se sì, come posso smettere di farlo?
Sintonizzarsi sul Chakra del Cuore
Meditando sull’immagine o yantra del chakra del cuore (l’immagine allegata) vi accorgete che Anahata forma il punto di equilibrio energetico del corpo. Mentre eseguite l’esercizio riportato, percepite la simmetria fra cuore e testa, maschile e femminile, desideri materiali e spirituali.
- Coprite un tavolo basso con un panno pulito, quindi appoggiateci sopra lo yantra (vi consiglio di stampare questa immagine) sorreggendolo in modo tale che si trovi leggermente al di sotto del livello del vostro sguardo quando siete seduti. Accendente una candela e dell’incenso.
- Sedetevi in posizione comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena dritta. Fate dai dieci ai venti respiri profondi; lasciate che il respiro si stabilizzi.
- Con occhi semichiusi, fissato lo sguardo sulla sommità esterna dell’immagine. Ruotate lentamente lo sguardo in senso orario lungo i dodici petali di colore rosso vermiglio che rappresentano l’energia radiante del chakra. Imprimetevi l’immagine nel cuore e nella mente.
- Spostandovi verso l’interno, guardate la stella a sei punte, la figura geometrica associata all’elemento di Anahata, l’aria. Osservatene il colore sfumato. Collegate le sei punte alle sei direzioni: sopra, sotto; dietro, davanti; destra, sinistra. Notate l’intersezione dei due triangolo che compongono la stella. Quello con il vertice verso l’alto rappresenta Shiva, l’energia maschile o passiva, mentre quello con il vertice verso il basso rappresenta Shakti, l’energia femminile o attiva.
- Portate lo sguardo sull’antilope che salta, sempre in movimento. L’antilope compie il suo balzo con gioia, così come fa il vostro cuore quando è felice. Ma, nella leggenda indiana, l’antilope è infatuata del proprio odore e corre incessantemente alla sua ricerca. Anche voi vi ritrovate a inseguire desideri mondani quando la felicità dimora nel vostro cuore?
- Puntate ora lo sguardo sul carattere sanscrito. Si legge YAM, il mantra dell’elemento aria. Ripetetelo mentalmente per sciogliere tutti i nodi emotivi e consentire all’energia di salire ai chakra superiori. Proseguite per venti minuti ogni giorno.
Progredire nella pratica
Quando avete acquisito sufficiente confidenza con lo yantra da riuscire a visualizzarlo senza guardarlo, sedetevi con la schiena dritta, chiudete gli occhi e portate l’attenzione al centro del vostro cuore. Visualizzate lo yantra a questo punto, come uno schema energetico posto all’interno del vostro petto, i suoi dodici raggi di energia brillante e il mantra YAM che si irradia verso l’esterno. Praticate per almeno mezz’ora.
L’Elemento Aria
Se vi sentite strozzati o soffocati dalla vita, può darsi che sia giunto il momento di “cambiare aria”. Liberare l’energia del vostro chakra del cuore grazie alla meditazione sull’elemento aria proposta di seguito è come prendere una boccata d’aria pura. Vi permette di vivere la vita con meno limitazioni mentali, e chi la pratica regolarmente tende a diventare più fiducioso e speranzoso. Inoltre, meditare sull’elemento aria aiuta a sviluppare la vostra bellezza interiore e il vostro magnetismo personale facendovi sentire mentalmente e fisicamente più leggeri e spensierati. Come nel caso di qualche altra meditazione sugli elementi, anche l’esercizio descritto è preferibile praticarlo all’esterno, o almeno vicino ad una finestra aperta. Sedetevi in giardino o spalancate porte e finestre del vostro spazio meditativo. Sentite la brezza sulla vostra pelle e percepite il fruscio del vento tra le foglie degli alberi. Per potenziare l’efficacia della meditazione, appendete nelle vicinanze delle campane del vento: il loro suono aumenterà la vostra consapevolezza del movimento dell’elemento associato a questo chakra: l’aria.
Meditazione sull’Elemento Aria
- Sedetevi in una posizione comoda, con le gambe incrociate e la schiera eretta.
- Se vi sentite gravati dal peso emotivo eccessivo e avete bisogno di liberarvene, mette le mani in prana mudra (vedi foto) congiungendo le punte dei pollici con i polpastrelli di anulari e indici. Appoggiate il dorso delle mani sulle ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto. Se vi sentite troppo “eterei”, per radicarvi assumente jnana mudra (vedi foto), unendo le punte di pollici e indici. Appoggiate l’interno dei polsi sulle ginocchia con le dita rivolte verso il basso.
- Ponetevi le seguenti domande:
“Tengo in vita vecchie relazioni che restano sospese nell’aria? È necessario che le lasci andare?”
“Consento alle ferite emotive di controllarmi?”
“Per che cosa sento il bisogno di perdonarmi?”
“Che devo perdonare per essere libero?” - Pronunciate un’affermazione che esprima verbalmente l’aria di cambiamento di cui avvertite la necessità, come per esempio:
“Mi perdono e mi libero di tutti i sensi di colpa e di ogni ferita.”
“Perdono… e sono grato per ciò che lui/lei mi ha insegnato.”
“Il mio cuore è leggero e privo di carichi inutili.”
“Conosco una grande gioia e perciò ho una grande energia.”
“I miei piedi sono ben radicati, e il mio spirito è sconfinato come l’aria.” - Ripetete silenziosamente l’affermazione dal cuore per almeno venti minuti.
Dipanare il Dolore
Il dolore è la condizione negativa di un chakra del cuore troppo “etereo”. Che la causa sia un decesso, una malattia o la rottura di una relazione, il dolore viene percepito da molti di noi come una sensazione di vuoto nella cavità pettorale. Essendo il centro dell’amore del vostro sistema energetico, il chakra del cuore ha bisogno di essere liberato da una simile negatività emotiva prima che la guarigione possa aver luogo.
Il chakra del cuore è la sede di vishnu granthi, un nodo energetico di dolore, sofferenza e limitazioni spirituali. Sino a che non “sciogliete” questo nodo e non svincolate dal dolore e dalle ferite interiori, la vostra energia spirituale è bloccata e non può elevarsi ai chakra superiori, mentre la vostra energia innovativa è ostacolata nel suo scorrimento discendente verso i centri della creatività. La visualizzazione che segue vi aiuta a slegare i nodi. Se avete degli animali da compagnia, è probabile che vi faccia piacere tenerli accanto nella stanza durante la meditazione. Gli animali sembrano sapere istintivamente come lasciar andare il dolore; sono grandi maestri di amore incondizionato. È forse preferibile non praticare in presenza di bambini piccoli. I bambini tendono a reclamare attenzione e possono impedirvi di esprimere le vostre emozioni.
Visualizzazione per sciogliere i nodi
- Sedetevi in una stanza calda e tranquilla, preferibilmente su una comoda sedia imbottiva. Accendete qualche candela. Toglietevi le scarpe e mettetevi a vostro agio.
- Chiudete gli occhi e visualizzate il vostro cuore come una massa confusa di fili che rappresentano i sentimenti negativi, come le vecchie ferite che vi state ancora portando appresso o il dolore che siete stati incapaci di esprimere.
- Controllate se alcuni dei fili sono adesso attaccati a persone che hanno abbandonato la vostra vita, a esperienze oramai finite, o a oggetti che una volta facevano soffrire e ora non più. Se i “cordoncini” del vostro cuore sono ancora legati a queste persone, esperienze o oggetti, decidete di svincolarvene.
- Immaginatevi nell’atto di sciogliere nodi, a uno a uno, e di liberarvi dei loro ricordi dolorosi. Mentre agite su un nodo, notate come gli altri fili di tanto in tanto si allentano e cominciate a dipanarli. Con ogni probabilità, per alcuni di essi non di essi non occorrerà nemmeno che li sleghiate; può darsi che comincino a farlo spontaneamente.
- Mentre i nodi si sciolgono, sentite che vi state sempre più rilassando, che siete mentalmente e fisicamente meno “annodati”. Al posto del groviglio precedente, è possibile che iniziate a veder emergere il nel vostro cuore uno schema più semplice, più positivo.
- Ripetete la visualizzazione in base alle necessità. Tornate a praticarla ogni qualvolta vi sentite tesi, aggrovigliati o bloccati dal dolore.
Interpretare la visualizzazione
Se vi riesce difficile disconnettervi emotivamente dalle persone che vi hanno ferito, può aiutarvi sapere che lasciarle perdere non le assolve dalle future conseguenze delle loro azioni: il karma trionferà. Non appena vi liberate di questa ferita, essa sarà sostituita da un senso di interconnessione con la vita intera. È il segnale che il vostro chakra del cuore si sta aprendo, consentendovi di provare quella compassione che è la vostra naturale condizione.
Aprire il Proprio Cuore
La rosa ha forti legami simbolici con il chakra del cuore. In Oriente, è considerato il fiore più bello: simbolo di completezza, perfezione, il centro mistico e rappresentativo del cuore stesso. La meditazione della rosa descritta di seguito è molto simile a una delle più importanti pratiche meditative buddhiste, quella di metta, apre il cuore, favorisce la concentrazione e vi aiuta ad entrare nel “profondo del vostro cuore”. Dedicandovi regolarmente a questa pratica semplice ma dotata di enormi potenzialità, è probabile che andiate incontro a una guarigione dai traumi del passato e a una liberazione emotiva.
La Rosa parla d’Amore in silenzio in un linguaggio noto solo al cuore.
Meditazione della Rosa
- Mettete una rosa su un tavolo basso ricoperto da un panno e sedetevi di fronte al tavolo a gambe incrociate e con la schiena eretta. Dopo qualche respirazione profonda, lasciate che il vostro respiro assuma un ritmo stabile.
- Portate lo sguardo sulla rosa e inspiratene la fragranza. Cominciate quindi a studiare la disposizione dei petali, notando come si aprono a spirale a partire dal centro del fiore. Riflettete sul simbolismo della rosa e sul fatto che rappresenta l’amore eterno, incondizionato.
- Chiudete gli occhi e portate la vostra consapevolezza al centro del petto. Visualizzate in questo punto un bocciolo di rosa chiuso. Osservate intensamente il bocciolo che a poco a poco di schiude, notando come ogni petalo si distenda fino a creare un motivo a spirale. Lasciatevi cogliere da una sorta di sentimento reverenziale per la sua bellezza, la sua fragranza e il suo colore.
- Mentre il fiore si apre dentro di voi, sentite che anche il vostro centro del cuore si apre. Notate come il tepore lenitivo che irradia dal vostro cuore crei una sensazione di benessere in tutto il corpo.
- La visualizzazione della rosa può ispirarvi delle parole spontanee. Se ciò non dovesse verificarsi, considerate consapevolmente i principali sentimenti che state provando e scegliete le parole per esprimerli. Ripetete mentalmente a voi stessi queste affermazioni positive, oppure servitevi delle seguenti frasi:
“Possa io essere felice”.
“Possa io essere sano”.
“Possa io vivere con agio”.
“Possa io essere libero dal dis-agio”.
Per i primi giorni praticate la meditazione solo fino a questo punto, soffermandovi sulle frasi 1-5 per una ventina di minuti o più. - Dopo diversi giorni, proseguite, aggiungendo anche le fasi 6-9. Visualizzate il volto di qualcuno che vi sta a cuore, un amico un famigliare, e rivolgete a lui o lei le frasi di gentilezza amorevole: “Possa… essere felice, “Possa… essere sano”, e così via.
- Richiamate ora alla memoria qualcuno che sapete sta attraversando un momento particolarmente difficile. Immaginate che il calore del vostro cuore si espanda da voi sino a questa persona. Ripetete mentalmente le stesse frasi anche per quella persona: “Possa… essere felice”, “Possa… essere sano”, e così via.
- Infine pensate a qualcuno che vi ha ferito o che non vi piace. Sentite il vostro cuore che comunica compassione a questa persona. Ripetete mentalmente le frasi: “Possa… essere felice”, “Possa… essere sano”, e così via.
- Mentre il vostro cuore comincia ad aprirsi, possono riaffiorare ricordi di ferite del passato. Siate affettuosi e benevoli con voi stessi. È possibile che desiderate concludere la meditazione ripetendo il mantra in sanscrito lokah samasta sukhino bhavantu, che significa “possano tutte le creature del mondo essere libere e felice”.
Strumenti di lavoro per l’Energia Anahata
Gli strumenti sotto elencati vi sostengono nel vostro lavoro di apertura del quarto chakra, incoraggiando la devozione, compassione e lucidità. È importante effettuare “check-in” giornalieri del vostro chakra del cuore registrando le vostre emozioni e preoccupazioni in un diario. Se sete in stato interessante o affetti da qualche patologia, consultate il vostro medico prima di fare uso di oli essenziali o di rimedi erboristici.
Essenze Floreali
Assumente mettendo 2 gocce di essenza sotto la lingua o diluite in un bicchiere di acqua naturale prima della meditazione:
- Chicory guida l’energia amorevole male indirizzata; attenua il desiderio di controllo.
- Heather aumenta l’intuito se siete consumati dai problemi; vi fa accedere alla sofferenza personale quando estendente la compassione agli altri.
- Holly espande il vostro chakra del cuore; insegna l’amore universale; abbatte le barriere immaginarie che vi fanno sentire isolati.
- Water Violet vi aiuta ad aprirvi e a parlare con il cuore.
Oli Essenziali
Per un bagno prima della meditazione, sciogliete dalle tre alle cinque gocce in un cucchiaio di olio di jojoba, olio di mandorle dolci oppure in una manciata di sale grosso, versatele nella vasca facendoci scorrere sopra l’acqua corrente del rubinetto. Oppure potete diffondere dalle tre alle cinque gocce nell’ambiente durante la meditazione:
- Neroli allevia l’esaurimento emotivo; aiuta a rinsaldare i legami sfilacciati tra corpo e mente.
- Rosa Damascena aumenta la compassione e conforto nei periodi dolorosi; aiuta a collegare il cuore con il chakra minore che si trova nei palmi delle mani.
- Bergamotto riapre il chakra del cuore se il dolore lo ha chiuso; aumenta la gioia; infonde coraggio di servirsi dei propri talenti.
- Gelsomino aiuta il chakra del cuore a equilibrare le energie dei chakra inferiori e superiori; stimola l’autostima; vi collega alla dimensione spirituale.
- Lavanda incoraggia l’equilibrio emotivo, radicandovi nel vostro corpo fisico; facilita la connessione con il regno spirituale.
- Rosmarino vi collega con l’energia femminile che apre il cuore e rinsalda la fese; aiuta a rievocare gli affetti perduti senza dolore.
Cristalli, Gemme e Pietre
Le pietre preziose agiscono da amplificatori energetici quando vengono messe a contatto con i chakra. Indossatele come gioielli, mettetele vicino al chakra o tenetele semplicemente in mano prima della meditazione:
- Quarzo Rosa promuove la compassione, ungetelo con una goccia di olio essenziale di Rosa Damascena.
- Pietre Boji arrecano gioia e una potente energia guaritrice.
- Malachite sblocca il flusso di energia verso il cuore; ungetela con un paio di gocce di olio di Pepe Nero, di Semi di Carota o di Salvia.
- Tormalina Verde calma il cuore; libera le aspettative troppo rigide.
- Opale svela le emozioni; esalta l’energia solare maschile così come quella lunare femminile.
- Rubino guarisce le ferite emotive calmando e rafforzando l’energia del cuore; vi convince a liberarvi di sofferenza ed emozioni negative.
Incensi
- Ulmaria esalta l’amore e calma la mente.
- Nag Champa risolleva l’umore e sviluppa le qualità spirituali.
- Rizoma di Giaggiolo smaschera le emozioni.
Cibo per l’Energia del Cuore
Insieme a thé verde, verdure a foglia verde e mele royal gala provate:
- Erbe Aromatiche: basilico, coriandolo, maggiorana, origano, prezzemolo.
- Semi di Loto (o Noci): aprono il cuore e accrescono la devozione
Buon viaggio all’interno del vostro Cuore, cari Amici della Natura.
Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.