Io credo sia nel momento in cui si intraprende il cammino verso la “Strada di Casa” che si inizia a percepire una profonda gioia e realizzazione, ed è il momento esatto in cui tutto inizia ad avere un significato diverso, profondo, da lì in poi iniziano ad arrivare le risposte ai perché di tutta una vita.
A questo punto ci si inizia a rendere conto che, infondo, tutto va bene esattamente così com’è, si inizia a sentire dentro di sé una profonda resa che permette di accettare da protagonista la propria esperienza terrena, permette finalmente di sentire quella vocina dentro di sé che dice: “Va tutto bene.. fai ciò che senti, seguiti! Torna a Te!” È una grande conquista da cui inizia il vero viaggio di Ritorno a Casa, e nella mia esperienza è stato quello il momento in cui ho iniziato veramente a VIVERE!
È in questo momento che riusciamo davvero ad accoglierci così come siamo: con i nostri pregi ed i nostri difetti, con le nostre forze e le nostre fragilità a questo punto siamo in grado di fare del nostro meglio in ogni istante senza più ambire alla perfezione, perché nell’essere umani la perfezione non esiste così come l’abbiamo sempre immaginata. La perfezione arriva nel momento in cui abbiamo il coraggio di arrenderci semplicemente a ciò che siamo e nell’imperfezione della nostra unicità nasce la perfezione di ogni cosa.
Siamo nati con un corpo, in un luogo, circondati da altri esseri umani ed esseri viventi al fine di fare la nostra esperienza, al fine di evolverci, crescere, cambiare,.. ogni cosa viva cambia nel corso della sua esistenza, essere vivi significa trasformarsi, se possibile in meglio. Accogliere, ampliare lo sguardo e il punto di vista ci permette di vivere ogni esperienza, anche la più difficile, ed apprezzarne sua perfezione. Cambiare il punto di vista ci permette di vedere come ogni cosa è perfetta così com’è perché diventa funzionale all’esperienza dell’evoluzione personale. Altrimenti come potremmo scoprire quali sono i nostri limiti e le nostre forze? Come potremmo scoprire in cosa siamo bravi? Come potremmo scoprire cosa ci piace davvero fare e cosa no? Come potremmo vivere la nostra unicità e portarla nel mondo?
Ogni giorno siamo persone nuove se accogliamo le esperienze che facciamo come funzionali, se le viviamo da protagonisti e non da vittime incapaci di manifestare la propria volontà. Certe ferite, certe difficoltà che riguardano la nostra personalità probabilmente ci accompagneranno per sempre, ma impareremo a conviverci, impareremo ad amarle perché fanno parte di noi. Ad un certo punto riusciremo semplicemente ad osservarle con occhi diversi e saremo così capaci di non fare più scelte condizionate da vecchi modus operandi che non ci appartengono più, e sarà da quel momento che tutto inizierà a cambiare anche nella nostra realtà esterna.
Ognuno ha il proprio viaggio personale da intraprendere verso casa, un viaggio che va fatto “da soli”, nel senso che nessuno può farlo al posto nostro, ognuno ha la propria responsabilità verso sé stesso, verso la vita che ha ricevuto in dono. Se quindi, questo viaggio lo facciamo attraverso il nostro cuore, attraverso la condivisione della nostra unicità, porgendo la mano per aiutare chi è più in difficoltà di noi, e prendendo la mano di chi è un po’ più avanti a noi per farci aiutare, saremo UNO nella nostra unicità, avremo la possibilità di condividere e scoprire i nostri doni ed i nostri talenti, e in questo mondo porteremo un profondo contributo all’evoluzione di noi stessi e di tutti gli esseri umani che in questo momento sentono la chiamata per intraprendere il viaggio di Ritorno verso Casa.
Io credo che sia arrivato il momento di fare tutti insieme questo viaggio di Ritorno a Casa, ognuno attraverso la sua unicità, e ognuno condividendo ciò che può essere d’ispirazione per qualcun altro. Siamo soli, ma insieme… siamo lontani, ma vicini… siamo unici, ma fratelli… siamo imperfetti, ma perfetti… siamo vivi, ed abbiamo il dovere di onorare la vita entrandoci dentro, per ritrovare la Strada di Casa.
La mia grande forza e il significato profondo in tutto ciò che faccio li ho trovati grazie alle Essenze Floreali scoperte da Edward Bach. La sua storia, il suo amore profondo per la Natura e l’Essere Umano per me sono stati fonte di profonda ispirazione. Così le Essenze sono state compagne preziose, amiche sincere e consolatrici amorevoli nei momenti più difficili. Ad un certo punto sono arrivati anche i Colori a portare una luce diversa alla mia consapevolezza e grazie a questi due doni preziosi ho potuto ritrovare la Strada di Casa.
Il mio intento ora è di offrire la mia esperienza, la mia conoscenza riguardo a questi preziosi strumenti, per fare un pezzettino di Strada verso Casa insieme.
Sono a disposizione per incontri personali o in gruppo. Con gratitudine, Barbara