Sesta Tappa: Ajna Chakra, la sede della saggezza


Spesso attribuito alla zona del terzo occhio o occhio della mente, o “chakra della fronte”, è il centro di comando del corpo sottile. Amministra non solo i cinque sensi, ma anche la mente conscia e subconscia, regolando al contempo gli altri chakra e i rispettivi canali energetici. Situato mediamente al di sopra e al centro delle sopracciglia, il chakra della fronte forma la congiunzione finale dei canali di energia delle tre nadi principali. Ida (il canale sinistro) e pingala (quello di destra) prosegue sino al chakra della corona e a livelli più elevati di consapevolezza.

Questo chakra è chiamato anche jnana-padma, ossia “loto che conferisce conoscenza”. Le meditazioni di questo chakra infondono saggezza, lucidità e intuito, consentendovi di iniziare ad avere una visione più ampia della vita.

Capire il proprio Chakra Ajna

Il chakra della fronte governa la mente e il vostro senso del sé. Pur non possedendo, a rigor di termini, un suo elemento, Ajna potrebbe essere associato alla mente , dato che quest’ultima controlla i sensi e l’energia vitale. Rispetto a tutti gli altri chakra, è qui che l’energia ha i suoi effetti più potenti sulla personalità. Ajna è la sede del discernimento, dell’intelligenza emotiva, della percezione della realtà, della razionalità e della saggezza. Sei sono le “facoltà” spirituali legate a questo chakra: meditazione indisturbata, perfetta concentrazione, capacità di attuare un’attenzione completa, controllo del pensiero, samadhi o stato di super coscienza e raggiungimento dell’illuminazione.

Quando il vostro chakra Ajna è aperto e ben equilibrato, voi siete i testimoni imparziali del mondo e percepite non solo qualsiasi cosa rientri nell’ambito sensoriale, ma anche ciò che va oltre (questo centro è la fonte dell’intuito e della percezione psichica). I canali ida e pingala sono, ciascuno per contro proprio, vincolati al presente; qui, però, nel punto in cui le loro energie si mescolano, voi entrate in un regno temporale, nel quale potete imparare dal passato, riconoscere le tendenze del momento, e “prevedere” e pianificare il futuro.

Se il flusso di energia del vostro chakra Ajna è sano, la vostra mente è focalizzata e avete la fortuna di godere di una vivida e al tempo stesso disciplinata immaginazione. È probabile che siate dei tipi carismatici, molto intuitivi, per nulla schiavi dei beni materiali ed eventualmente inclini a sperimentare fenomeni spichici.

Se la vostra energia Ajna è carente, può darsi che manchiate di disciplina e di visione interiore, che abbiate poca memoria, che temiate il successo, che comunichiate in modo mediocre e/o non riusciate a cogliere i segnali sottile, e che di conseguenza vi atteniate a punti di vista o livelli qualitativi troppo bassi. Se, d’altro canto, l’energia del vostro chakra Ajna è eccessiva, potreste essere incapaci di sintonizzarvi con il vostro intuito, o di fidarvi di lui. Atteggiamento che si compensa talvolta con un carattere intransigente, moralista, autoritario e arrogante, oppure con un cerebralismo e un razionalismo eccessivi. Le persone di questo tipo mostrano un’energia di “testa” sovrabbondante, ma sono totalmente prive di “cuore”, poiché hanno esaurito le riserve energetiche dei chakra inferiori facendole andare quasi tutte verso l’alto. Il che è dannoso, poiché Ajna ha bisogno di avere sotto di sé il supporto stabile dei chakra inferiori. Per fortuna, un chakra della fronte in buona salute favorisce l’equilibrio di quelli che stanno sotto. Ecco perché molti yogi cominciano il lavoro sui chakra da Ajna – è anche il più facile da risvegliare, spesso aiuta gli altri ad aprirsi, e, una volta aperto, contrasta le conseguenze negative di un disequilibrio presente altrove.

Nel corpo fisico, Ajna governa gli occhi, le orecchie, il naso e la base del cranio. Uno squilibrio energetico può non di rado essere causa di problemi della vista, mal di testa, emicranie e capogiri, oltre che di confusione, scarsità di memoria, insonnia e sinusite acuta.

Lavorando sull’energia Ajna, aumentata il vostro intuito e ottenete una chiara visione di quale sia il vostro scopo nella vita. È probabile che diventiate più creativi, sviluppando la capacità di pensare simbolicamente e di escogitare modi sempre nuovi per osservare il mondo. Nel fare ciò, spezzate rudra granthi, il nodo energetico della consapevolezza dell’ego e dell’orgoglio intellettuale, e vi avvicinate all’obiettivo ultimo: la consapevolezza cosmica.

Lavorare con l’Energia Ajna

Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domande: vi aiuteranno a capire in che modo state bloccando l’energia del sesto chakra e come potete riequilibrarla.

  • Sono in genere capace di avere una visione più ampia? Come posso migliorare?
  • Riesco a sentire la voce del mio ego? Il mio cuore è d’accordo con la mia mente?
  • Mi pongo dei livelli qualitativi troppo alti? Posso ottenere di più con un sforzo concertato?
  • In che modo la vita può essere migliore? Come posso agire il tal senso?

Sintonizzarsi sul Chakra delle Fronte

Mentre osservi l’immagine del chakra Ajna, consentitevi di percepire come le principali correnti del vostro corpo energetico confluiscano qui. Nel fare ciò, cominciate a integrarne le energie complementari nel vostro corpo e nella vostra mente, fusione simboleggiata da Ardhanarishwara, la divinità indiana che presiede il sesto chakra. Metà uomo e metà donna, tale figura rappresenta l’unione delle qualità opposte delle nadi principali.

Meditazione sullo yantra

  1. Coprite un tavolo basso con un panno pulito, quindi appoggiatevi sopra l’illustrazione dello yantra (vi consiglio di stampare questa immagine), sorreggendola in modo tale che si trovi lievemente al di sotto del livello del vostro sguardo quando siete seduti. Accendente una candela e dell’incenso.
  2. Sedetevi in posizione comoda, preferibilmente a gambe incrociate con la schiena dritta. Fate dalle dieci alle venti respirazioni profonde; lasciate che il respiro si stabilizzi.
  3. Iniziate cercando di farvi un’impressione generale dell’immagine. Quasi tutti i simboli dei chakra assomigliano a un fiore di loto, ma questo è diverso. Osservate come il suo diagramma di energia radiante contenga un luminoso cerchio bianco con un petalo bianco e puro su ogni lato. Pensate a come ogni petalo rappresenti le opposte e al contempo complementari energie di Shiva (energia maschile, passiva) e Shakti (energia femminile, attiva) del vostro corpo, simboleggiate qui dalla figura metà uomo e metà donna. Considerate ora come le due nadi principali, ida e pingala, si congiungano nel vostro chakra della fronte.
  4. Portate la vostra attenzione al cerchio centrale. La lettera sanscrita inscritta qui rapprenta l’OM, il mantra del sesto chakra. Questa sillaba sacra è il simbolo della consapevolezza assoluta.
  5. Praticate la meditazione sullo yantra ogni giorno per una ventina di minuti.

Progredire nella pratica

Dopo aver praticato per qualche mese questa meditazione sullo yantra, notate come la vostra focalizzazione diventi così intensa da farvi sviluppare maggiore intuizione e una più profonda empatia verso gli altri. A questo punto, invece di meditare con l’immagine, sedetevi, chiudete gli occhi, portate l’attenzione al contro della fronte e visualizzate l’immagine fra le sopracciglia per almeno mezz’ora.

Calmare la Mente

La vostra mente controlla i sensi e il prana del corpo. Tuttavia, se la mente è irrequieta, sarete sopraffatti, un’ondata dopo l’altra, da pensieri, sensazioni e desideri_ è probabile che una corrente secondaria e costante di possibilità strattona la vostra consapevolezza, lasciandovi di conseguenza con pochissima pace interiore. Nel caso della mente, la filosofia yogica ricorre spesso all’analogia con un lago o un oceano. Quando l’uno o l’altro sono calmi, non c’è nulla che sconvolga la melma o la sabbia sul fondo né ci sono onde a increspare la limpidezza dell’acqua. Allo stesso modo, quando il moto di pensieri si placa nel lago o nell’oceano della vostra mente, voi avvertirete una sensazione di pace e lucidità. La visualizzazione del lago mentale vi aiuta a provare tale calma.

Quando le onde dei pensieri vengono fermate, il veggente sperimenta il proprio vero splendore. Patanjali, Yoga Sutras 1.3

Meditazione del Lago Mentale

  1. Sedetevi in meditazione meditativa comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena dritta. Chiudete gli occhi. Fate alcune respirazioni profonde, poi lasciate che il respiro assuma un ritmo lento e naturale.
  2. Portate la vostra consapevolezza sul centro della fronte e visualizzate la vostra mente come un lago. Può darsi che all’inizio vediate molte onde che ne increspano la superficie. Si tratta dei vostri pensieri e delle vostro attuali preoccupazioni.
  3. Immaginate ora che qualcuno abbia fatto cadere in acqua un diamante grande e bello. Con delicatezza, senza accanimento, cercate di vedere questa pietra preziosa che splende luminosa sul fondo del lago. Se vi sforzate o pensate in maniera attiva, smuoverete le acque, rendendole torbide, e non riuscirete a vedere il diamante. Ogni volta che i pensieri si interrompono, non scacciateli – ciò servirà soltanto a incoraggiarli a tornare, più forti di prima. Provate a focalizzare delicatamente tutta la vostra attenzione nel tentativo di scorgere il diamante.
  4. Rallentate il flusso del respiro e lasciate che si tranquillizzi. La vostra mente, che è collegata al respiro, risponderà diventando a sua volta più calma e ogni increspatura a poco a poco cesserà, sino a che, alla fine, riuscirete a vedere distintamente il diamante.
  5. Soffermandovi su quest’immagine, notate come calmare la mente e concentrarsi sulla pietra preziosa produca una sensazione di silenziosa e profonda pace interiore. Lasciate che l’immagine del diamante sbiadisca e che il silenzio avvolga focalizzando tutti i vostri sensi su di sé. Immaginate di poter vedere, annusare e toccare il silenzio. Si tratta di pace “che sorpassa ogni intelligenza” di cui parlano la Bibbia e gli altri scritti religiosi.
  6. Continuate a meditare così per una ventina di minuti almeno. Poi, distendete le gambe e rimanete tranquillamente seduti per qualche minuto, indugiando sulla sensazione di pace interiore. Cercate di conservare questa consapevolezza per il resto della giornata, trasferendola nelle attività che vi troverete a svolgere. Con il progredire della pratica, aumentata gradualmente il tempo dedicato a questa meditazione, arrivando a quarantacinque minuti.

Tratak: Fissare una Candela

Tratak, parola che in sanscrito significa “fissare stabilmente una cosa”, è un eccellente forma di meditazione che purifica e rafforza il chakra Ajna. Il modo più comune di praticarla è fissare la fiamma di una candela per un po’ senza battere le palpebre. Ma potete eseguirla anche utilizzando come punto di focalizzazione un’immagine visuale che risalti con una forza su uno sfondo, per esempio un puntino nero su un muro bianco, oppure potete fissarvi la punta del naso o ruotare gli occhi verso l’alto, nello spazio di mezzo alle sopracciglia. A livello mentale, l’esercizio favorisce un’intensa concertazione, mentre, a livello fisico, rafforza i muscoli oculari e i centri nervosi della fronte. Inoltre, quando impedite il battito delle palpebre, i vostri occhi lacrimano, il che purifica gli occhi, i condotti lacrimali e le cavità nasali. Prima di cominciare la meditazione tratak, mettete di fronte a voi una candela, a una distanza di un metro circa, appoggiandola su una sedia o su un tavolo basso, in modo da averla all’altezza degli occhi quando vi sedete. Accendetela, quindi spegnete le luci o tirate le tende per oscurare la stanza. Accertatevi che non ci siano spifferi o correnti d’aria: la fiamma deve rimanere ferma, non tremolante.

Meditazione Tratak

  1. Sedetevi in una posizione meditativa comoda, preferibilmente a gambe incrociate, di fronte a una candela. Assicuratevi di avere la spina dorsale e la testa che puntano verso l’alto e il corpo rilassato. Congiungete liberamente le mani sul grembo.
  2. Aprite bene gli occhi e fissate intensamente la fiamma, cercando di non battere le palpebre. Verificate che i muscoli facciali e oculari non siano in tensione e rilassateli consapevolmente. Non lasciate gli occhi che si incrocino o perdano la focalizzazione (vi accorgete che ciò è successo se iniziate a vedere immagini multiple). Guardate intensamente la fiamma. Osservate gli anelli di colori diversi e continuate a fissarli per circa un minunto.
  3. Chiudete morbidamente gli occhi. Rilassate i muscoli oculari e visualizzate la fiamma che stavate guardando. Cercate di vederla con l’occhio della mente. Non concentratevi sull’immagine “fisica” che persiste dopo che il nervo ottico è stato stimolato da una luce intensa. Servitevi invece della vostra mente per disegnare un’immagine mentale della fiamma, includendo gli anelli luminosi di vari colori. Per rafforzare il chakra, mantenete l’immagine della candela ben ferma nel punto di mezzo alle sopracciglia per un minuto.
  4. Ripetete le fasi 2 e 3, stavolta tenendo gli occhi aperti per tre minuti nella fase 2. Poi, quando chiudete gli occhi nella fase 3, rimanete seduti dai dieci ai venti minuti, mantenendo l’immagine della candela ben fissa sul terzo occhio. A mano a mano che progredite nella pratica, prolungate gradualmente la fase 2, arrivando a fissare la fiamma per cinque minuti o addirittura dieci minuti.

Strumenti di lavoro per l’Energia Ajna

Gli strumenti di seguito suggeriti aiutano ad aumentare la concentrazione e a ripulire i ristagni energetici dal chakra della fronte. Anche fare un bagno o lavarsi le mani e la faccia prima della meditazione è utile per purificarsi da altre energie. Se siete in stato interessante o soffrite di qualche patologia, consultate il vostro medico prima di praticare il digiuno o fare uso di oli essenziali.

Polveri e Unguenti Indiani

Tre sono le polveri che vengono tradizionalmente sparse sul terzo occhio per favorire la meditazione.

  • Vibhuti, o cenere sacra: rappresenta l’aspetto distruttivo della divinità e vi libera dalla negatività. Dopo che vi siete lavati la faccia, disegnate tre linee sulla fronte (da sinistra a destra) con medio, anulare e mignolo della mano destra.
  • Chandana, pasta di sandalo rinfrescante: rappresenta l’aspetto equilibrante della consapevolezza divina. Dopo aver applicato vibhuti, aggiungete una punta di questa pasta con l’anulare destro per bilanciare il flusso energetico del chakra Ajna.
  • Kumkum, polvere di fiori: rappresenta l’aspetto creativo dell’Universo. Dopo aver applicato vibhuti e chandana, aggiungete una punta di kumkum con l’anulare destro per stimolare il centro della fronte.

Essenze Floreali

Mettete due gocce sotto la lingua prima della meditazione.

  • Clematis: mette a fuoco la consapevolezza; risveglia la vostra valutazione del presente.
  • Clary Sage: sblocca gli ingorghi nell’intuito; orienta la visione.
  • Petunia: sviluppa la meraviglia; vi sprona a realizzare i vostri sogni.

Oli Essenziali

Per un bagno prima della meditazione, sciogliete dalle tre alle cinque gocce di essenza in un cucchiaino di olio di semi di carota e versatele nell’acqua mentre riempite la vasca.

  • Limone: rinfresca e deterge l’energia Ajna.
  • Ginepro: rende limpida la visione; sgombra l’insicurezza.
  • Rosmarino: connette alle realtà spirituali; protegge dalla negatività; schiarisce i pensieri.
  • Legno di Sandalo: calma la mente e le emozioni; contrasta qualsiasi tendenza ad analizzare troppo.
  • Lavanda: crea armonia fra Ajna e gli altri chakra.

Cristalli e Gemme

Indossateli come gioielli, metteteli vicino al chakra o teneteli semplicemente in mano prima della meditazione.

  • Ametista: attira l’energia verso i regni più elevati; apporta calma e lucidità dove c’è ansia o confusione; indossatela per accedere all’intuizione.
  • Occhio di Gatto o Occhio di Tigre: rafforzano il legame tra primo e sesto chakra; ungeteli con due gocce di olio essenziale di Incenso.
  • Turchese: favorisce le connessioni psichiche; rafforza e allinea le nadi, i chakra e i campi energetici del corpo; mettetelo sulla fronte.

Incensi

  • Resina d’Incenso: rende più profondo e fluido il respiro; affina la mente; vi conduce allo stato meditativo. Mettetela a bruciare su carboncino.
  • Legno di Sandalo: schiarisce e focalizza la mente.

Digiuno

L’astensione dal cibo rende corpo e mente liberi di concentrarsi su questioni spirituali. Se trovate difficile digiunare bevendo solo acqua per un giorno o più, assumente succhi di frutta o mangiate frutti succosi.

Buon viaggio nel vostro chakra Ajna, cari Amici della Natura.

Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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