Settima Tappa: Sahasrara Chakra, il centro mistico


Al di là della mente e dell’intelletto, c’è una dimensione esistenziale senza tempo, che trascende tutte le attività terrene e la consapevolezza dell’apparenza esterna. È il regno del “cakra della corona”, Sahasrara in sanscrito, il loto dai mille petali posto sopra la testa che connette la coscienza individuale alla consapevolezza infinita. Considerato il più alto dei sette chakra principali, Sahasrara è altresì un ponte verso l’energia dell’Universo. Un corridoio energetico che vi conduce da una visione mondana della vita a una divina, all’inconscio collettivo e alla libertà assoluta. È la vostra chiave d’accesso all’immortalità. La meditazione sul chakra della corona favorisce il raggiungimento da parte dello yogi dell’assoluta completezza (brahman), così come la visione buddhista del vuoto (shunya).

Capire il proprio Chakra Sahasrara

Il chakra della corona è la porta da cui il prana, o forza vitale, entra nel sistema dei chakra. Se non sviluppato, Sahasrara non è più grande né più fulgido degli altri sei. Ma, se completamente risvegliato, diventa il “centro mistico” e il più splendido dei chakra, paragonabile alla luce di migliaia di soli che brillano all’unisono nel cielo.

Grazie a uno sforzo concertato, l’infinito potenziale energetico che giace in stato dormiente nel chakra radice può essere condotto alla sua piena manifestazione del chakra della corona. La mitologia indiana ci tramanda l’immagine della forza di un serpente, kundalini, che, se risvegliata, compie un viaggio ascensionale attraverso i vari stadi di consapevolezza sino al chakra della corona, tramutandosi in sesha, il serpente dalle mille teste. A questo punto, la vostra illusione di essere separati dal resto dell’Universo svanisce.

I chakra della corona è il vostro legame energetico con le espressioni della realtà che si trovano oltre le dimensioni dell’esistenza quotidiana. Quando si apre, diventate più consapevoli della vostra natura multidimensionale. Più la vostra energia Sahasrara è in equilibrio, più stretta è la vostra connessione con la consapevolezza divina, in qualsiasi forma vogliate considerarla – divinità madre o dio padre o realtà ultima. Quando il chakra della corona si apre, la sua energia sembra circondare la testa. Questo bagliore radiante viene raffigurato come un’aureola nelle immagini che raffigurano le divinità, santi e angeli, e può persino essere il motivo ispiratore all’origine della corona dei monarchi, che simboleggia un chakra della corona totalmente aperto e attivo, e si propone di dimostrare che il sovrano regna con il consenso e la grazia divina.

Se siete tra i pochi in gradi di accedere a vostro piacimento all’energia del settimo chakra, un senso di gioia diventerà parte integrante della vostra vita quotidiana. Sarete guidati da fonti più elevate e condotti a insegnamenti mistici. La spiritualità sarà una vostra esperienza interiore spontanea, non mediata da dogmi stereotipati. Può darsi che siate dei visionari, o che veniate addirittura considerati capaci di compiere miracoli, di trascendere le leggi della natura e di accedere ai meccanismi della mente conscia e subconscia.

Tuttavia, un chakra della corona disabilitato può portare a un eccessivo egocentrismo e a una visione ristretta, meschina, che rende difficile la connessione con gli altri e con il mondo circostante. Le persone affette da uno squilibrio di questo chakra possono essere poco energiche, oppure avere energia solo nei chakra più bassi, orientati verso scopi materialistici. I blocchi nel chakra della corona vi privano di ricettività nei confronti sia dei flussi energetici che scendono dalle fonti più elevate sia di quelli che salgono dai chakra più bassi. Se il settimo chakra è anche solo parzialmente bloccato, la meraviglia per la ricchezza dell’Universo sarà del tutto assente, e la creatività mancherà d’ispirazione. Ed è probabile che chi ha un blocco totale in Sahasrara sia incapace di vedere al di là dell’ordinario, abbia una visione totalmente materialistica o incline agli estremi.

La meditazione sul settimo chakra procura conoscenza intuitiva, comprensione profonda, forte spiritualità e un maggior senso di soggezione. Vi mette in contatto con altre dimensioni esistenziali e vi fa cogliere l’interconnessione esistente tra tutte le forme di vita.

Lavorare con l’Energia Sahasrara

Mentre eseguite le meditazioni di questo chakra, ponetevi le seguenti domande: vi aiuteranno a capire in che modo state bloccando l’energia del settimo chakra e come potete riequilibrarla:

  • Sono affetto da brama di beni materiali e di piaceri sensuali? Come posso liberarmene?
  • Mi concedo di essere aperto alla mia intuizione? In che modo posso farlo di più?
  • Che cosa mi aiuterebbe a considerare il mondo come una manifestazione del divino?
  • Chi sono io se non sono limitato da questo corpo e da questa mente?

Dissolvere gli Elementi

Il corpo fisico è composto da cinque elementi di cui è fatto anche l’Universo: terra, acqua, fuoco, aria e etere (o spazio). L’illusione di questa “realtà” limita il vostro spirito, e così, nella meditazione Laya chintana (assorbimento del microcosmo nel macrocosmo) voi immaginate che ciascun elemento fisico si dissolva nel suo corrispettivo più sottile, venendone poi assorbito, come l’acqua che evapora nel fuoco, per esempio. Il che vi rende capaci di trascendere l’esperienza terrena e di cogliere la vostra connessione con la coscienza universale.

Cominciate con l’esercizio pensando al più solido degli elementi, la terra, in corrispondenza del chakra radice, e visualizzatelo mentre svanisce nell’acqua. L’Elemento acqua del chakra sacrale si confonde nell’aria; l’aria del chakra del cuore si disperde nell’etere; l’etere del chakra della gola viene assorbito dalla mente del chakra della fronte; e la mente infine di fonde con al consapevolezza assoluta del chakra della corona.

Si tratta, in pratica, dello stesso processo con cui si è formata la terra, solo a ritroso. Prima di diventare solido, il nostro pianete era liquido (come la lava fusa di un vulcano). Prima di essere liquido, era “fuoco”, come il sole. Prima di questo “fuoco”, c’era una massa di gas vorticosi (aria). Prima di formarsi, questi gas esistevano sotto forma di spazio primordiale, proveniente dalla mente suprema – la pura consapevolezza.

Preparatevi a eseguire all’esercizio cercando innanzitutto di memorizzare le affermazioni. Se lo trovate difficile, chiedete a qualcuno di leggerle per voi, oppure registratevi mentre le leggete e poi riascoltate la registrazione durante la meditazione.

Meditazione Laya Chintana

  1. Sedetevi un una posizione meditativa comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena dritta. Chiudete gli occhi e lasciate che il respiro assuma un ritmo stabile.
  2. Ripetetevi mentalmente le seguenti frasi, una alla volta:
    “Io non sono la materia solida del chakra radice. Vedo la terra che si dissolve nell’acqua del mio chakra sacrale”.
    “Io non solo la materia liquida. L’acqua evapora nel fuoco mentre io sento la mia energia ascendere al chakra del plesso solare”.
    “Io non sono l’elemento fuoco. Il fuoco mescola nell’aria mentre la mia energia sale al chakra del cuore”.
    “Io non sono materia gassosa. L’etere è un prodotto della mente: vedo che lo spazio viene assorbito dalla mia mente nel chakra della fronte”.
    “Io non solo l’elemento etere. Vedo la terra che si dissolve nell’acqua del mio chakra sacrale”.
    “Invece di identificarmi con la consapevolezza limitata della mia mente individuale, mi sforzo di identificarmi con il cosmo in sé. La mia mente deriva dalla coscienza universale. La vedo mentre viene riassorbita dalla coscienza universale nel mio chakra della corona”.
  3. Praticate per venti minuti al giorno, arrivando sino a un totale di quarantacinque. Con la pratica assidua, noterete che state cominciando a percepire l’interconnessione tra tutte le parti e le forme di vita.

Come bolle nell’acqua, il mondo sorge, esiste e si dissolve nel supremo sé, che è causa materiale e cardine di ogni cosa. Atma-Bodha di Shankaracharya

Meditare su un mantra: Il Gioiello nel Loto

Ogni chakra è associato a un suono – una parola “seme” o un gruppo di parole – che ne incarna l’energia. La miglior rappresentanzione dell’energia mistica del settimo chakra è costituita dal mantra OM MANI PADME HUM, il più diffuso e il più comune fra i mantra buddhisti. Per usarlo, non occorre che abbiate ricevuto una speciale iniziazione da parte di un insegnate o da un maestro di meditazione, né che siate buddhisti.

Recitare il mantra, a voce alta o in silenzio, invoca una potente energia che determina la relazione di amore e compassione con l’intero Universo. Osservarne la grafia tibetana ha un effetto simile. In Tibet, il mantra scolpito nella pietra, inciso sulle ruote di preghiera e scritto sulle bandiere, in modo che anche il vento possa diffondere l’energia nel mondo.

Sopra tutti gli altri c’è il loto splendente dai mille petali. È esterno al microcosmo del corpo e latore di salvezza. Shiva Samhita

Meditazione del Gioiello nel Loto

  1. Sedetevi a terra di fronte a un tavolo basso ricorperto da un panno pulito e metteteci sopra l’illustrazione del mantra sopra riportato (vi consiglio di stamparla), in modo da riuscire a vederla facilmente. Prima di cominciare, toglietevi gli occhiali o lenti a contatto, se li portate (qualora non riusciate a vedere bene l’illustrazione, riscrivete il mantra a mano con caratteri più grandi).
  2. Sedetevi in una posizione meditativa comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena diritta. Lasciate che il respiro si stabilizza assumendo un ritmo naturale.
  3. Cominciate a guardare il mantra e a leggerlo parola per parola. Quando arrivate a PADME, siate consapevoli del fatto che significa “fiore di loto”. Visualizzate un loto di un bianco splendente in corrispondenza del chakra della corona. Si dice che il fiore abbia migliaia di petali, simbolo della sua natura infinita.
  4. Leggete di nuovo la frase, focalizzandovi sulla parola MANI, che si traduce “gioiello”. Visualizzate il vostro “sé più elevato” come il gioiello nel loto.
  5. Ripetete diverse volte tutto il mantra a voce alta. Poi chiudete gli occhi e ripetetelo varie volte in silenzio.
  6. Mentre lo ripetete, visualizzatevi seduti su un loto scintillante con una luce radiosa che emana da un altro fiore di loto sulla sommità della vostra testa. Portate la consapevolezza su questo fiore.
  7. Continuate a ripetere mentalmente il mantra per almeno venti minuti mentre visualizzate il fulgore che si espande da ogni cellula del vostro corpo. Avvertite la sensazione che il mantra stia in un certo senso liberando il vostro essere. Fate quindi qualche respirazione profonda e aprite dolcemente gli occhi.

Progredire nella pratica

Con la pratica costante, inizierete ad avvertire una sorta di espansione e un più profondo sentimento di gentilezza amorevole sia nei vostro confronti, sia nei confronti degli altri esseri viventi. Ripetendo OM MANI PADME HUM, liberate voi stessi e siete quindi in grado di aiutare anche gli altri a essere liberi.

Risvegliare la Luce

Il settimo chakra sincronizza tutti i colori, e si manifesta quindi come una luce bianca. Inoltre, fonde in sé tutti i sensi, e a ciò si associa una connessione spirituale con l’infinito. Scopo della meditazione della luce divina presentata di seguito è farvi utilizzare tutti i potere di cui la vostra immaginazione è dotata per indurvi a vedere con l’occhio della mente una luce bianca e brillante che si riversa su di voi.

Nel corso della meditazione, visualizzate con piena concentrazione i “mille petali” del settimo chakra che si aprono, proprio come un fiore che, al suo risveglio al mattino, si schiude alla luce del sole. Mentre la luce divina sgorga dai petali, lasciatela scendere liberamente lungo il vostro corpo. Potete praticare l’esercizio da soli o in gruppo.

  1. Sedetevi in una posizione meditativa comoda, preferibilmente a gambe incrociate e con la schiena diritta. Se state lavorando in gruppo, sedetevi in cerchio.
  2. Abbandonate le mani in grembo, la sinistra sopra la destra, volgendo i palmi verso l’alto. Questa è la mudra (posizione delle mani) indicata per ricevere energia. Chiudete gli occhi e lasciate che il respiro assuma un ritmo lento e uniforme.
  3. Visualizzate un loto con una miriade di petali sulla corona della vostra testa. Immaginate che i petali si schiudano delicatamente rivelando una luce intesa. Lasciate che la luce scorra in voi scendendo dal chakra delle corona. Ripetete una delle frasi sotto indicate, oppure createvene una che abbia per voi un significato particolare. Se siete da soli, ripetete la frase in silenzio; se siete in gruppo, potete contarla insieme in coro, a voce alta:
    “La luce divina mi circonda e mi protegge”.
    “La luce nutro tutto il mio essere”.
    “Cammino sempre nella luce”.
    “Divento più forte sintonizzandomi con la luce divina”.
  4. Sentite la luce scendere a spirale lungo il vostro corpo. Godetevi la piacevole sensazione di tepore che il bagliore diffonde in voi mentre satura interamente il vostro essere. Lasciate che la luce e l’ispirazione pervadano ogni cellula, e che la vostra consapevolezza venga illuminata in ogni sua parte.
  5. Focalizzate i vostri sensi sull’intensità della luce, in modo da riuscire non solo a vederla ma anche a udirla, annusarla, assaporarla e toccarla. Pensate alla luce come a una manifestazione del vostro sé più elevato, una rappresentazione della pace che dimora oltre l’intelligenza.
  6. Sentitevi come un canale puro per la luce: abbandonatevi alla sensazione di essere un tutt’uno con lei. In questo stato di unità, è possibili che la vostra consapevolezza sia attraversata da pensieri intuitivi e ispirazioni. Siate grati della guida che vi viene offerta.
  7. Dopo quindici minuti, venti minuti, fate alcuni respiri profondi e aprite gli occhi.

Strumenti di lavoro per l’Energia Sahasrara

Tratti delle terapia complementari, gli strumenti qui di seguito elencati sono integrazioni ideali alle meditazioni sul chakra della corona. In particolare, le essenze di loto e di lavanda servono a equilibrare e aumentare l’energia Sahasrara. Se siete in stato interessante o soffrite di qualche patologia, consultate il vostro medico prima di fare uso degli oli essenziali o di modificare la vostra alimentazione.

Essenze Floreali

Mettetene quattro gocce sotto la lingua (o sorseggiatele con poca acqua) prima della meditazione.

  • Chicory infonde un senso di unità e di interconnessione con la vita.
  • Magnolia favorisce una prostettiva interiore che vi incoraggia ad allineare la vostra vita a una visione più alta.
  • Lotus schiude il chakra della corona alle verità universali; assumetene sette gocce.
  • Queen Anne’s Lace vi assiste nel passaggio a una consapevolezza più elevata.

Oli Essenziali

Usateli in un bagno prima della meditazione: sciogliete dalle tre alle cinque gocce di essenza in un cucchiaino di olio di semi di carota e versatele nell’acqua corrente mentre riempite la vasca, oppure diffondente nell’ambiente tre o quattro gocce durante le meditazioni:

  • Olio ayurvedico Brahmi calma e rinvigorisce la mente; aumenta il flusso energetico del settimo chakra.
  • Incenso collega i chakra Sahasrara e Muladhara, aiutandovi a risuonare a livello fisico e spirituale.
  • Lavanda tranquillizza, consentendo l’accesso a più profondi stati meditativi; aiuta a incorporare la spiritualità nella vita di tutti i giorni.
  • Olio ayurvedico Hina scalda e ringiovanisce rafforzando corpo e mente; infonde lucidità; favorisce la messa a nudo delle doti psichiche.
  • Nardo vi aiuta a connettervi con la eterna di voi stessi (è l’olio indiano della divina unzione).
  • Foglia di Violetta Assoluta facilita la vostra trasformazione energetica in regni più elevati di consapevolezza.
  • Neroli vi spinge verso aspirazioni più alte; aiuta a rendere limpida l’energia Sahasrara; vi riconnette con la vostra intuizione.

Gemme e Cristalli

Indossateli come gioielli, metteteli vicino al chakra o teneteli semplicemente in mano prima della meditazione.

  • Ametista risveglia la spiritualità e saggezza; per aumentarne la potenza, ungetela con un paio di gocce di olio essenziale di Lavanda a; mettete la pietra vicino al chakra.
  • Calcite Rosa agisce da amplificatore spirituale; comunica speranza.
  • Critrino solleva il morale come un raggio dorato di speranza; ungetelo con un paio di gocce di olio essenziale di olio di legno sandalo per sintonizzarvi con il vostro sé più elevato e attirare l’abbondanza.

Incensi

  • Legno di Sandalo vi innalza a un livello superiore di consapevolezza.
  • Cedro procura lucidità e solleva il morale; unite una goccia di olio essenziale di Salvia per collegare primo e settimo chakra.
  • Resina d’Incenso aumenta la capacità di connessione con la divinità; ha proprietà protettive. Mettetela a bruciare su un carboncino.
  • Resina di Mirra rende più intense preghiere e meditazioni; vi aiuta a trovare connessioni spirituali profonde. Fatela bruciare su un carboncino.
  • Resina di Copale offre protezione e favorisce una più profonda spiritualità. Bruciatela su un carboncino.

Cibo Vegetariano

È meglio seguire una dieta vegetariana quando si lavora sul chakra della corona.

Siamo giunti all’ultima tappa del nostro viaggio Cari Amici della Natura, mi auguro che sia stato un viaggio all’interno della vostra essenza e che questo vi possa essere d’aiuto e sostegno nella vostra vita. A questo punto vi auguro di concludere il viaggio nel vostro settimo chakra accompagnati dalla vostra più profonda consapevolezza. È stato bello viaggiare insieme a voi all’interno di ognuno di noi.

Grazie a Swami Saradananda, una delle massime autorità in materia, la meditazione sui chakra tramanda un mondo della saggezza orientale, apportando una serie di benefici pratici, dal potenziamento della lucidità di pensiero alla fiducia in sé stessi all’aumento delle capacità di comunicazione a un più profondo senso di pace interiore.


Informazioni su Barbara

La cura per tutti i mali e i torti, le ansie, le sofferenze e i crimini dell'umanità sta in una sola parola: "amore". È la divina vitalità che produce e nutre la vita. A ciascuno e a tutti noi da il potere di fare miracoli se lo vogliamo. Lydia Ch

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